Il servizio pubblico approda sui social network
La pubblica amministrazione punta sul social network per informare, non per pura promozione. Facebook e Twitter diventano, soprattutto per gli enti locali, un’estensione dello sportello e luoghi virtuali dove è possibile trovare informazioni di pubblica utilità.
La presenza online di profili legati alla pubblica amministrazione cresce in modo esponenziale: 1,250 profili attivi su Facebook e 160 account Twitter appartenenti a Regioni, Province e Comuni. A fotografare la realtà 2.0 della P.a. è Giovanni Arata, ricercatore e autore di uno studio che dal prossimo anno sarà condotto in sinergia con il Centro Nexa del Politecnico di Torino.
L’infografica mostra la dimensione della pubblica amministrazione su Facebook e Twitter e le modalità di impiego (frequenza degli aggiornamenti e temi):
La Pubblica Amministrazione e Facebook
Nel 91% dei profili Facebook mappati si rilevano comunicazioni di pubblica utilità, mentre per l’85% vengono postati aggiornamenti su manifestazioni ed eventi.
Meno frequente la condivisione di bandi e ordinanze (34%) e la comunicazione degli amministratori (11%).
Risulta poco utilizzata la logica del crowdsourcing, l’utilizzo dei contenuti generati dai cittadini: sono soltanto 12, pari al 2%.
La Pubblica Amministrazione e Twitter
Su Twitter i piccoli Comuni sfiorano il 70% e viene usato come estensione dello sportello fisico. Gli impieghi riguardano la segnalazione di eventi e il rilancio di informazioni. I “distretti cinguettanti” più virtuosi si registrano in Piemonte e in Veneto con 19 account, seguono Emilia-Romagna e Sardegna con 16 e 11 account.