Mercoledì 25 agosto a SOGLIANO CAVOUR lo spettacolo “E LA TEMPESTA CI SORPRESE”, recital ispirato all’opera di Roberto Vecchioni.
Il protagonista percorrendo a piedi la zona dei navigli a Milano ripensa al sogno personale e collettivo degli anni sessanta, sogno che inizia idealmente con Abebe Bikila che passa per primo sotto l’Arco di Costantino e vince a Roma l’oro olimpico nella maratona, …che prosegue con la prospettiva di un cambiamento generazionale in nome della collettività e solidarietà, ripensa ai simboli come Jan Palach e "angeli del fango" dell’alluvione di Firenze nel 66 ….sogno che inizia a frantumarsi in una spirale di violenza ideologica nel decennio successivo... Ripensa alla casualità drammatica di alcune morti legate da quella catena di violenza, e pensa alla poetessa dei navigli che aveva vissuto il tempo della tempesta in un ospedale psichiatrico… Poi in fondo crede che, malgrado tutto, quei sogni e quelle speranze possano trovare compimento nelle generazioni successive